da Gianluca Freda
Abbiamo sopportato per anni l’invadenza del razzismo in nome del principio democratico per cui ogni opinione, anche la più ignobile, ha diritto al suo spazio. Non credo però che possiamo ancora permetterci, in nome della democrazia, di consentire ai razzisti di distruggere i fondamenti della democrazia. In 15 anni il nostro permissivismo ha riportato in auge le guerre, i massacri etnici, la tortura; ha dissolto le nostre società dall’interno, mutandole nel loro orrendo contrario; ha limitato le nostre libertà; ha portato la guerra nelle nostre strade; ha consentito che nascessero, nel cuore dell’occidente, campi di sterminio (i CPT) dove la vita non vale niene e la tortura e le deportazioni sono ordinaria amministrazione. Credo sia ora di togliere per sempre il volume ai razzisti e punire in modo esemplare chi si ostina a tenerlo alto, perché nessuna libertà, neanche quella d’espressione, è solida senza il limite del rispetto, non dico delle opinioni, ma almeno della vita altrui. Guiotto dice che non gli interessa essere buono. A me anche meno.
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