da Gianluca Freda
Cara Carla Bergamo, vorrei ringraziarla per aver iscritto d’ufficio anche me (spero) al club degli intellettuali di sinistra, di cui ho sempre desiderato fare parte. Anche se, ora che quel club conta fra i suoi adepti gente come me, il suo fascino mi risulta un po’ appannato. La ringrazio altresì per aver bacchettato i lobbisti per l’incresciosa tendenza a disquisire per settimane su fesserie. Forse credono che stigmatizzare un errato francesismo in un articolo-fiume che gronda di odio razzista, sia un intelligente esempio di lotta all’intolleranza attraverso il marginal thinking. Se così fosse questo sarebbe il paese più tollerante dell’universo, e strapieno di genii. E poi, quanto cavolo costerà un banale dizionario francese-italiano? Io, nel mio piccolo, penso che il razzismo vada preso assai più sul serio, snidato da dove crede di essere più nascosto e al sicuro. In post come il suo penultimo, ad esempio. Quanto alle Lecciso, credo abbiano qualcosa a che fare con Al Bano; la Soncini non so chi sia e sono abbastanza certo di non volere approfondire.
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