da Guglielmo Calori, Milano
No, Claudio, non lo so solo io, anche se, essendo stato adottato quand’ero in fasce, qualcosa in materia l’ho letta nel tempo. Ti invio, comunque, questo link (http://www.psiconline.it/print.php?sid=2160) dove troverai un articolo molto interessante sui problemi dell’adozione ed una ricchissima bibliografia sull’argomento. E poiché nel caso di omosessuali si parla forzatamente di adozione, mi sembra che pensare, o far finta di pensare, che figli adottati, genitori adottivi, figli naturali e genitori naturali siano componenti che, una volta mischiate, non creino mai problemi, mi pare una forzatura. E poi, mi chiedo, un ragazzo o una ragazza in un orfanotrofio, potendo scegliere tra essere adottati da una copia etero o una omo, quale sceglierebbero?E infine, provocazione per provocazione, con l’eventuale esigenza di una coppia di transessuali di avere un figlio, cosa facciamo? Li discriminiamo?
Non sono affatto interessato all’esigenza di una coppia di avere figli ma all’esigenza di un bambino di avere genitori. E un bimbo in orfanatrofio non sceglie fra etero od omo ma tra famiglia e orfanatrofio. (csf)
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