da Domizia Di Giallorenzo, Pescara
Mi avete colto con le mani nel sacco, ohibò, fino a poco fa stavo giusto usando della mollica di pane raffermo, adeguatamente aromatizzata ed irrorata di extravergine, per farcire delle cicale di mare che finiranno in forno ed accompagnate da un paio di bicchieri di “Pecorino” ci delizieranno a cena. Certo che in confronto al “Cappon magro” le mie cicalette sono delle povere cenerentole…Io faccio parte di quella generazione che: “la grazia di Dio non si butta”, quelli, cioè, che riciclano anche le croste di parmigiano nella preparazione di brodi, sughi e minestroni e neppure il consumismo è riuscito a farmi abbandonare questo abito mentale per cui conosco tutta una serie di usi alternativi per il pane “rifatto” (da noi di dice così).Tra l’altro è cominciata la stagione del “panzanella party” e della bruschetta ed arrosticini in compagnia di poca ma allegra brigata, il problema, semmai, è il rischio di ritrovarsi senza nemmeno le briciole!A proposito di ricliclo e riuso, avete notato come ricicciano bene i GLADIOli in questo paese?
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