da Alessandro Ceratti
In questi giorni si fa un gran parlare della concorrenza cinese, che sarebbe sleale a causa della differenza incolmabile del costo del lavoro. Pongo allora una questione: esaminiamo il caso dei sandali infradito. Il costo vivo del materiale di cui sono fatti è modestissimo. Anche se prendessimo la suola della miglior qualità e il laccetto più colorato e sofisticato che si possa immaginare, difficilmente esso potrebbe essere superiore a 4-5 euro (diciamo 10 per esagerare). Quanto tempo si può impiegare per fabbricare un paio di sandali, con qualche semplice macchinario? 5 minuti? 10 minuti? 20, per esagerare. Un’operaio italiano che prendesse 2000 euro al mese (e vedete quanto stoesagerando) graverebbe sul costo del sandalo per circa un euro (un po’meno). Il costo del lavoro di un cinese sarebbe irrisorio. Se gli operai italiani fossero pagati quanto i cinesi i nostri sandali costerebbero un euro in meno e il loro prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 10-15 euro(ma esagerando di brutto). Perché quando guardo le vetrine dei negozi di calzature vedo spesso sandali a 50 e più euro. Perché paghiamo troppo i nostri operai?
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