da Gianluca Freda
Caro Ceratti, tu parleresti di intolleranza se io chiedessi una legge che vieti ai quotidiani di dedicare articoli-fiume all’incensamento della pedofilia, o ad argomentazioni antisemite? Il razzismo antiarabo della Fallaci fa infinitamente più danni alla società della pedofilia ed è tanto fondato ed argomentato quanto l’odio antisemita. L’odio antiarabo diffuso dalla Fallaci e dai suoi proseliti sta distruggendo gli stessi principi di rispetto e tolleranza per le minoranze che erano la carta d’identità delle democrazie occidentali. Sta distruggendo la sicurezza del vivere civile, alimentando il terrorismo da un lato, e rendendo “normale”, dall’altro, il rapimento, la tortura, l’omicidio indiscriminato di semplici “sospetti” da parte delle forze dell’ordine, come a Milano e a Londra. Il razzismo viene dal profondo delle budella, so per esperienza che volerlo combattere con il ragionamento o l’ironia è come voler combattere un incendio col bisturi. Non va curato, va spento. Con la legge. Con la forza. Con l’intolleranza, che quando è diretta contro l’intolleranza va chiamata “tolleranza”, per il principio della doppia negazione. (A Carla Bergamo: grazie infinite per l’ “intellettuale di sinistra”. Vedo che oggi basta veramente poco).
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