da Gianni Franchini
Ogni tanto arriva qualcuno – mi riferisco al signor De Tomasi – che ha fatto un sogno talmente bello che al risveglio, preferisce continuare a sognare. Non c’è problema, purché non si pretenda da noi sveglissimi lettori del blog di Csf di fare altrettanto. Per farla corta: il “libero mercato” da noi non è affatto libero, sta in mano a sei o sette (non sei o settecento, sei o sette) persone. Se per “concorrenza” vogliamo intendere quella delle due salumerie sotto casa, posso anche essere d’accordo. Se invece ci riferiamo alla telefonia, alle autostrade, alle ferrovie, alla tv commerciale, al satellite, all’energia, al credito, alle assicurazioni, addirittura alla vendita dei biglietti ai concerti, e tanto altro, consiglio un pronto anche se amaro risveglio. Basta volerlo.
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