da Paola Ragone, Altamura
Stazione di Caserta, sotto un sole da savana aspettavo un treno che facesse al caso mio. Per ingannare l’attesa mi sono messa a leggere il quadro dei treni in partenza, anche quelli che non mi riguardavano. E’ stato in quel momento che ho percepito un boato e un lampo di luce abbagliante: un corto circuito neuronale ha colpito le mie aree cerebrali di Broca, di Wernicke, di Geschwinde eccetera, quando ho letto che sui treni EuroStar è obbligatoria la ?riservazione?. Tornata a casa, ho frugato un po’ nel web e ho scoperto che la parola ?riservazione? è un elvetismo (si usa infatti in Ticino), inserito nello Zingarelli a partire dal 2002. Va bene, rispetto lo Zingarelli, ammetto che la lingua si evolve (l’evoluzione se ne infischia dell’estetica, è solo un adeguamento alle condizioni ambientali attuali). Per quanto mi riguarda, comunque, ho deciso: non salirò mai su un EuroStar.
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