da Giorgio Goldoni
Non torno sulla vecchia querelle che accompagna il 25 aprile, cè giàil buon Pansa che sta facendo un lavoro eccellente per chiarire gliequivoci sui quali una intera generazione ha speculato.Ma Franceschini dovrebbe , da buon figlio di un partigiano “bianco”in una terra rossa come Ferrara e dintorni, ringraziare la fatidicadata del 18 aprile 1948, perchè se allora vincevano i partigiani“rossi” la sorte dei “bianchi” era segnata e Stalin avrebbe fattoabbeverare i cavalli dei suoi cosacchi prima nel Po e poi nel Tevere.Evviva il 18 aprile, giorno della Libertà.
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