da Gino Roca
Caro Claudio, tu che la conosci bene e l’hai intervistata a lungo dovresti consigliare alla Bignardi di chiedere al ”Riformista” che si scusi. Perchè? Perchè ritornando sulla storia dell’intervista a Brunetta e sul nome storpiato del promotore dello Statuto dei lavoratori, Luca Mastrantonio ha fatto anche lui un po’ di confusione sul ruolo del ministro nella stesura dello Statuto. Se n’è accorto Enzo Bartocci, il presidente della ”Fondazione Brodolini”, e glielo ha fatto notare: ”Sarebbe pertanto opportuno, prima di dare – giustamente – del ‘gonzo’ al giornalismo degli altri, documentarsi in maniera più accurata per non essere accusati di giornalismo approssimativo”. Mastrantonio ha ammesso l’errore riconoscendo che Brunetta non aveva lavorato per anni alla redazione dello Statuto dei lavoratori. Lo ha fatto nella pagina delle lettere (”Il Riformista”, 30 aprile) scrivendo testualmente: ”Brunetta, infatti, ha lavorato alla fondazione intitolata a Brodoloni, non allo statuto”. Come lo ha chiamato? Brodoloni? E ironizza sulla Bignardi? ”Ma mi faccia il piacere”, avrebbe detto Totò.
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