da Gianluca Freda
Non so se anche Barenghi abbia contratto il morbo dei voltagabbana (detto anche “ferrarite”), ma i sintomi ci sono tutti. Rancore bilioso verso gli ex colleghi del Manifesto, stizzose allusioni alla presunta scarsa autorevolezza del giornale che hadiretto e che lo ha formato professionalmente (“volevo un giornale vero”), incapacità di ammettere di aver detto una cazzata, quando capita di dirla (quella sui tagliatori di teste lo era), pistolotti contro la “demagogia” di Furio Colombo (ce ne fossero…), simpatie per i voltagabbana già rodati (vedi Adornato)… Tutto sommato sono ancora affezionato alla Jena. Che possa, per il resto della sua vita, rilasciare interviste migliori.
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