di Massimo Fini – Il Gazzettino, 23/05/05 (da Giovanni Peretti)
Il problema della democrazia italiana è che se perde la destra vince la sinistra. Perché sono una banda di idioti. Gli basterebbe star fermi per vincere le elezioni politiche del 2006. E non certo per meriti loro, perché in questi anni di opposizione non hanno partorito alcun progetto alternativo minimamente comprensibile e hanno lasciato la battaglia su alcuni nodi di fondo posti dal berlusconismo (il trust, il conflitto di interessi, le “leggi ad personam” vale a dire la violazione del principio cardine di una democrazia liberale: l’uguaglianza almeno formale, l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge) ai “girotondini”, salvo poi affossare anche quelli per timore che un movimento che nasceva dalla base potesse minare le loro personali posizioni di potere, ma per l’obiettivo fallimento del governo Berlusconi che dopo tante promesse miracolistiche e “patti con gli italiani” firmati in quella terza Camera del Parlamento che è il salotto dell’onorevole Bruno Vespa, ha lasciato il Paese sul lastrico economico e dietro di sè una politica interna fallimentare di cui si ricordano solo le leggi “pro domo sua” che, per salvarlo da quelli che, eufemisticamente, vengono chiamati i suoi “problemi giudiziari”, hanno devastato i Codici penali e delegittimato completamente la Magistratura, e una politica internazionale che, a botte dell'”amico Bush” e dell'”amico Putin”, ci ha infilato in una guerra senza senso da cui ora sarà difficile tirar fuori i piedi e ci ha messi, noi soci fondatori, mezzo fuori dall’Europa che conta, scavalcati anche dalla Spagna di Zapatero. CONTINUA…
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