da Pier Franco Schiavone, Milano
Caro Freda, a me sembra che i cubani, espellendo i giornalisti, abbiano commesso una sciocchezza. I dissidenti riuniti non sono l’unica espressione della dissidenza cubana, anzi, all’interno della galassia dei dissidenti vi sono decine di posizioni e storie diverse. Giornalisti come Battistini avrebbero potuto aiutarci a capire meglio e magari anche ad assumere posizioni critiche su dissidenti che iniziano la loro riunione con un messaggio di Bush e alla presenza di un uomo di Negroponte. Non ho nemmeno capito questa strana concessione di Castro alla dissidenza più estremista legata alle oscure organizzazioni di Miami, nella quale s’incrociano addirittura parenti del dittatore, mentre molti dissidenti moderati sono in galera. Secondo me Castro ha capito di essere alla fine della sua esperienza ma cos’abbia in mente non lo sa nessuno.
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