da Gianluca Freda
Per capire in quali condizioni di disperazione politica versi ormai la Cdl, basterebbe guardare la grottesca ridda di felicitazioni e brindisi che ha accompagnato la “vittoria” di Bolzano. “Un risultato storico”, così Fini ha definito la vittoria per il rotto della cuffia (7 voti appena su un centrosinistra spaccato in due) di un sindaco di destra che dovrà governare agli ordini della sinistra – che conserva la netta maggioranza in consiglio – o andare a nuove elezioni. Mentre loro brindano (prosit), i sondaggi accreditano il CS di un distacco di 11 punti (mai così ampio) sul CD nel maggioritario. Per questo penso che il tanto temuto terremoto elettorale, che qualcuno paventa come effetto del gran rifiuto di Rutelli, in realtà non ci sarà. Rutelli (di cui detesto ogni cellula) non ha distrutto il centrosinistra, lo ha solo costretto ad essere qualcosa e a decidere in fretta cosa essere, e direi che, in un momento in cui la chiarezza è tutto, gli ha fatto un enorme favore.
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