da Vittorio Grondona
Da qualche anno a questa parte, nella scia di un sistema elettorale stravagante, che, senza esagerare, personalmente definisco il più idiota e pericoloso del mondo, in Italia si sta consolidando un sistema di votazione, per fortuna ancora sconosciuto dalla nostra Costituzione, concentrato sulle persone fisiche anziché sui partiti e sui relativi programmi. Possibile che non sia ancora recepita dalla gente l’opportunità di dosare il potere a gocce in tanti bicchieri anziché versarlo tutto in uno solo? Il leader deve essere individuato dai politici eletti e non dal popolo che nella follia dell’entusiasmo provocato o nell’indifferenza del menefreghismo farebbe santo anche il diavolo… Di questo passo prima o poi rivedremo un altro figuro affacciarsi spavaldo al balcone di Piazza Venezia e lo risentiremo gridare alla folla, radunata democraticamente a suon di salutari bevute di olio di ricino, le più grande scemate possibili che gli frulleranno nella testa ubriaca di potere. Follie che tutti dovremo peraltro condividere col sorriso sulle labbra pur avendone tremendamente paura. In un tale deprecabile, ma possibile remake, non solo l’avvocata Lina Arena, ma anche tutti noi saremo fortemente interessati al pensiero del pazzoide di turno, tralasciando di botto tutti i pensieri nostri e quelli degli altri.
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