CONTRORDINE di ALESSANDRO ROBECCHI (da Paola Bensi)
Immagino che la sconvolgente svolta della Margherita abbia per sempre segnato le vostre vite, che abbia lasciato una ferita mai più rimarginabile, che non vi abbia fatto chiudere occhio tutta la notte. So di gente che ha pensato ai barbiturici. Finalmente dei motivi nuovi per non dormire… non quelle solite menate sulla rata del mutuo, sul contrattino in scadenza, quei piccoli egoismi che vi riempiono la vita. Finalmente politica! Può la Margherita perdere la sua identità di Margherita senza farsi fagocitare dall’Unione e senza farsi egemonizzare dai Ds come in un filmino sado-maso giapponese? No che non può! E del resto, come potrebbe una Margherita succube di Fassino (maddài!) intercettare sul territorio i voti della destra, cioè di quella buona e brava gente della nazione che fino a ieri si spellava le mani per il capocomico Silvio? Tre anni di pane e cicoria, ha detto Rutelli, ma forse la cicoria era lisergica, o era quell’erbetta che viene dall’Albania, insomma roba buona, visti gli effetti. CONTINUA…
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