da Silvia Palombi
L’anagrafe mi costringe ad avere memoria di Klaus Davi quando ancora gattonava in via Trentacoste 7, allora sede dell’Electa poi Elemond e poi sappiamo com’e’ andata a finire. Se la memoria non mi inganna, e sottolineo se e sotolineo pure memoria, il ragazzo, identico a ora tranne che nel peso e nel taglio dei capelli, era stato chiamato dall’allora amministratore delegato Einaudi, signor Dalai, per fare l’ufficio stampa della neonata Baldini e Castoldi. Non lo frequentavo allora e non lo frequento adesso ma vedendo Fassino (e qui mi ricollego al controproducente tic di strizzare gli occhi come in preda a visioni mistiche al quale accenna Schiavone) sono certa che si tratta di un infiltrato della parte avversa. Quale?
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