da Pier Franco Schiavone, Milano
Tafazzi è un virus. È come la tigna dei gatti, torna quando meno te l’aspetti e non a caso la tigna al gatto torna quando questi è stressato. La sinistra non può vincere né perdere troppo altrimenti la sindrome si ripresenta. Tafazzi è anche portatore di retrovirus pericolosissimi, della specie avellinese e della specie ex sindacalisti, in grado di sconquassare qualunque organismo sano. Il taffazzismo aggredisce anche quelli con la faccia da attori Holliwoodiani, infatti pirlizza i belli e i brutti. In un certo senso è una sindrome democratica. I più colpiti in Italia sono quelli belli che hanno la moglie giornalista e quelli che amano le barche, ma anche altri non ne sono immuni purchè appartengano ad uno schieramento di centro-sinistra. L’ultimo episodio è stato causato da un eccesso di successo ma se non si arresta si scatenerà l’epidemia e allora saremo costretti ad un’altra cura estenuante a base di Berluscolin, un farmaco molto ma molto amaro.
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