da Aldo Albiero
Sleale, a dir poco, Il Foglio che che virgoletta Ceronetti in poeticissimo afflato millenaristico e si dimentica (sic!) di citare il bel pezzo dello stesso sulla prima della Stampa di domenica mattina. Dove si parlava, difendendo le propie idee sulla personalità dell’embrione e i non-sense degli allettamenti genetico-mefistofelici, della miseria di chi si astiene; e della condizione peggiore di chi ad astenersi, invita. Pasolini, parlando del minimo che si potesse fare per tendere ad una reale democratizzazione del paese, sosteneva non si dovesse – mai, in nessun caso, temere l’immaturità degli elettori: ciò è brutalmente paternalistico: è lo stesso ragionamento che fanno i censori o i magistrati quando considerano il pubblico “immaturo” per vedere certe opere-.
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