da Peter Freeman
Caro Csf, francamente io la caccia all’uomo con Cicciobello Rutelli non la capisco. E siccome non sono nato ieri, quando dico “caccia all’uomo” intendo, sia pur metaforicamente, proprio quella cosa li’. Basta leggersi “Repubblica” e il Corrierone.
Cio’ detto. e premesso che l’uomo non mi piace neppure un po’ e che solitamente non condivido una virgola di quanto sostiene, conviene un po’ di cronistoria.
a) nell’estate 2003 il prof. Prodi lancia la proposta di una federazione dei partiti dell’Ulivo; b) a palla gli rispondono entusiasti sia Fassino che D’Alema e il secondo, in un’intervista a “Repubblica” che ben ricordo, si spinge oltre e ipotizza che l’erigenda federazione diventi a tutti gli effetti “il partito di Prodi”; c) Rutelli dice si’ fin da subito ma ad alcune condizioni: che non si parli di partito, e lo ripetera’ a piu’ riprese nei successivi 18 mesi; d) alle europee del 2004 il listone raccoglie meno della somma dei partiti che lo compongono (31,3%) e al parlamento europeo Ds e Margherita vanno in due gruppi distinti, ma il progetto va avanti e alle Regionali ultime il listone va meglio. Cio’ nondimeno la Margherita frena sia sul partito, che continua a piacere assai a Diesse e Sdi e prodiani, sia sulla scelta di un simbolo unico alle politiche del 2006; d) La moratoria viene rotta da Prodi (su richiesta della Quercia) e la Margherita sceglie di andare da sola nel proporzionale.
Questi i fatti.Considerazione numero uno: la questione “partito riformista” ha determinato un costante inalzamento delle tensioni tra i due alleati.
Considerazione numero due: mettiamo che tra me e lei, caro Csf, vi sia una bella amicizia. Pero’ ad un certo punto io decido che dobbiamo fare di piu’: sposarci. Lei obbietta: “Caro Peter, non ti amo. Restiamo amici e sodali”. Ed io: “No, dobbiamo sposarci”. Di piu’: annuncio urbi et orbi che ci sposeremo. Risultato: Lei, caro Csf, mi manda a stendere. Niente matrimonio e amicizia a serio rischio.
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