da Vittorio Grondona
Il Ministro Castelli indirizza l’attenzione degli italiani sugli ultimi avvenimenti che hanno riportato alla ribalta Angelo Izzo, teppista neofascita della Roma bene di 30 anni fa, definito il mostro del Circeo e poi diventato collaboratore di giustizia. In pratica pare sostenga che eventuale indulti o amnistie porterebbero a risultati altrettanto devastanti. Allora chiedo a questo inverosimile Ministro della giustizia, come mai abbia permesso che un individuo col passato così burrascoso potesse beneficiare del permesso per buona condotta, quando si sa che la stessa in prigione è nel maggiore dei casi forzatamente buona. Per contro il Governo ha anche dichiarato che solo il 20% di coloro che delinquono sono in galera, quindi è certo che il restante 80% vive tranquillamente libero e spesso meglio degli onesti. E così mi viene spontanea una seconda domanda al Ministro, ma chi c’è in galera che non abbia il diritto di essere in qualche modo perdonato da una società così deficiente nella gestione della giustizia?
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