da Guglielmo Calori, Milano
Premesso che Tremonti ha parlato di vendere la concessione per un periodo più lungo rispetto a quello attuale (che, mi pare, sia di 6 + 6 anni), credo che la sua idea si rifaccia, in qualche modo, al concetto di leasehold/freehold che esiste, per esempio, in Inghilterra. Buona parte delle proprietà immobiliari inglesi gravano su terreni che sono tuttora di proprietà di famiglie, per lo più nobili, che li danno in concessione (lease). Quindi, chi compra un appartamento, per esempio, a Londra, se l’immobile è in leasehold (se è affrancato dal lease lo si definisce freehold), alla scadenza del lease, dovrà pagare un certo importo al proprietario del terreno per il rinnovo della concessione. L’immobile può essere comprato e venduto quante volte si vuole durante la vita del lease, ma, ovviamente, man mano che si avvicina la scadenza della concessione, il valore della proprietà diminuisce. Infine, avrei una curiosità: qualcuno sa quale sia il canone medio pagato allo Stato dai gestori degli stabilimenti marittimi?
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