da Muin Masri
Faresti qualunque cosa per sentire il suo profumo, addormentarti tra le suebraccia, rinunceresti a tutto, pagheresti una vita per guadagnare il suoseno, buttarti nel mare. “Non rovinarti la vita”, c’è sempre qualcuno chenon si fa mai gli affari suoi e cerca di farti ragionare. Sei consapevole,molti altri ci sono passati prima di te, hai sentito le loro storie, haivisto la solitudine nei loro sguardi vuoti, il fisico magro e stanco, edentro di te pensi: “Impossibile, non farò mai la loro fine, e poi lei miama davvero, è disponibile con tutti, ma ama solo me, ho pagato per questo”.Gli anni passano, i capelli diventano sempre più grigi, e lei continua afare i capricci. Nel dubbio, tu le faresti l’unica domanda che non si fa maia una come lei: “Mi ami?”… ci pensa un po’, sorride e poi ti guarda dalontano, dalla spiaggia, come fossi uno sconosciuto, ti respinge: “Ma tu seimatto, io non sarò mai multietnica”. Vorresti piangere, buttarti nel mare,ma non lo farai, ti vergogni. E quando gli altri ti chiedono: “Come èl’Italia?”. “Bellissima”. Menti, ma ormai tardi, e, chissà, magari lei ciripensa e smette di giocare sporco. E ti immagini di nuovo giovane, ilvostro primo incontro clandestino: lì hai sbagliato tutto, hai cercato difare l’unica cosa che non si deve mai fare con una come lei, educarla alsentimento. E le parole di Gustave Flaubert ti urlano in faccia “Usciamo diqui -disse Hussonet- questo popolo mi disgusta”. Non puoi, sei vecchio e ilcuore è a pezzi. Dispiaciuto, hai reso triste la puttana più bella, è statauna pessima idea parlarle d’amore dopo le violenze di tutta questa gente dibassa lega.
Ps. Meno male che c’è Solibello, non scrive mai niente, un vero amico e tifa risparmiare un sacco di soldi… Cirri lo compro per Natale, adesso c’èla crisi.
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