da Paola Bensi
| Alessandro Dal Lago
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Il commento di Dal Lago a quello che secondo il ministro Maroni è un “risultato storico”: 227 migranti presi nel Canale di Sicilia e rispediti in Libia. “Curiosi ricorsi storici: i nostri ex colonizzati, a suo tempo decimati e rinchiusi nei campi di concentramento di Graziani, si incaricano, in cambio di soldi, contratti e autostrade, di respingere e internare i profughi e gli affamati di un continente. Qui le leggi razziali, rispolverate da qualcuno, non c’entrano proprio. C’è invece quella linea, profonda come la faglia di Sant’Andrea, che separa il mondo sviluppato dal resto della terra”.
Una certa vergogna comincia ad assalirmi. Dopo lo strano caso del dottor Berlusconi e la signorina Noemi, su cui i giornali di tutto il mondo (anche quelli di destra) si sono letteralmente scatenati (ma tanto i giornali stranieri in Italia non li legge nessuno), ora siamo alla solita vergogna leghista. Una vergogna non solo perché vorrebbero i treni della metropolitana divisi: i milanesi da una parte e gli immigrati dall’altra. Questo è palese: siamo oltre l’incostituzionalità, siamo in piena violazione della carta dei diritti dell’uomo. Nessuno ci crede, è una cosa non applicabile, e che non si verificherà mai. Lo sanno anche i leghisti probabilmente, ma lanciano provocazioni per due motivi, entrambi beceri e insopportabili. Il primo è una sorta di calcolo politico, di propaganda: alla vigilia delle europee, dopo un evidente appannamento di consenso, si prova con le battute per raccogliere un po’ di elettorato razzista. E questo è di per sé vergognoso. Il secondo è peggio: il secondo è andare a infiammare un humus che andrebbe tenuto a bada. È una marcia di avvicinamento verso un razzismo sempre meno latente, che senza certe uscite non avrebbe nessuna realtà, ma rimarrebbe tenuto sottotraccia, come quelli che stanno attenti a non mettersi le dita nel naso in pubblico.Pensare a una metropolitana milanese e a una metropolitana magrebina, se non fosse un’uscita tragica, farebbe ridere. Come decidono di far salire su un treno un milanese e non un nordafricano? Con il certificato di residenza? Con il permesso di soggiorno? Oppure brutalmente con il colore della pelle? In Europa e negli Stati Uniti sono allibiti. E ci guardano come degli incivili. Ma i leghisti sanno che le loro sono sciocchezze che lasciano un segno: se si possono dire e pensare queste cose, si può disprezzare con meno vergogna gli stranieri e quelli diversi da te. Chi ha fatto questa proposta, anche solo come boutade, dovrebbe essere processato per istigazione all’odio razziale. Mi auguro che avvenga. Diventeremmo un paese civile e serio. E soprattutto giusto.
pubblicato in Varie & eventuali
Si scrive “respingimento”, si legge “c ondanna a morte”. I razzisti esultano. Il ministro degli interni italiano Roberto Maroni parla di svolta storica. La svolta storica sarebbe quella di aver riportato in Libia due barconi di migranti, in gran parte profughi di Etiopia ed Eritrea. Persone fuggite alle dittature e alle persecuzioni nei loro paesi. Persone che avrebbero ogni diritto di asilo politico in Italia. Rimandarli in Libia significa mandarli alla tortura, alla prigionia, alla corruzione. Arrestati dalla polizia, venduti ai trafficanti, le donne violentate, gli uomini ammassati in piccolissime celle e torturati. Maroni non sa tutto questo? Non può fare il ministro. Maroni sa tutto questo? Allora è complice. Leggi razziali nel decreto sicurezza. E ora deportazioni e sterminio che hanno un nome e un cognome: governo Berlusconi, ministro degli interni Roberto Maroni. Ora è cronaca. Tra qulche tempo bisognerà scrivere dei libri di storia , quindi è bene ricordare i nomi.Per chi vuole sapere come se la passano i migranti in Libia, consiglio a tutti un documentario. Si intitola Come un uomo sulla terra (di Riccardo Biadene, Andrea Segre e Dagmawi Yimer). Gira per sale, associazioni e cineforum, e presto lo vedremo in televisione (a Doc3, sarete avvisati per tempo). Il sito è questo, http://comeunuomosullaterra.blogspot.com/, molto istruttivo. Intanto guardatevi il trailer del film. Agghiacciante. Ministro Maroni, lo guardi anche lei.
il videohttp://www.youtube.com/watch?v=j1Z86oFrGLI&eurl;=http%3A%2F%2Fwww.alessandrorobecchi
consiglio calorosamente di visitare il sito e di guardare il video
e infine Staino, che ci dice di fatti e depistaggi
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