da Pier Franco Schiavone, Milano
Visto che si è parlato molto di motori a colza, riporto i dati della prova effettuata da Quattroruote. Hanno provato con colza al 100%, con colza al 70% e gasolio al 30% e con colza al 30% e gasolio al 70%. Con la colza al 100% è praticamente impossibile partire, la batteria si scarica e quando viene effettuato un ponte con un’altra vettura si osserva un’enorme quantità di fumo bianco, un forte odore di olio bruciato come quello dei fast-food e un rumore infernale del motore. Più l’olio brucia e più migliorano le condizioni, in particolare della puzza e del rumore, ma non è pensabile utilizzare l’olio vegetale al 100%. Le prove col gasolio al 30% e col gasolio al 70% hanno dato esito positivo ma, a parte l’odore da friggitoria sempre presente (dunque non provate a girare con l’olio di colza perché vi beccano subito e sono cazzi amari), diminuiscono tutte le prestazioni, aumentano i consumi in proporzione all’olio di colza utilizzato e diminuisce l’emissione di polveri. Infine dovrà essere provata la resistenza nel tempo col carburante all’olio di colza, Quattroruote diffonderà i risultati nei prossimi numeri. L’auto utilizzata è una Punto Diesel; a proposito, Quattroruote ha escluso che le auto italiane o col motore common rail siano meno adatte di tutte le altre. Una cosa è certa, se immaginiamo di girare tutti con le auto all’olio di colza, le nostre città puzzerebbero come una cucina del Mac Donald’s e dovremmo coltivare a colza anche i balconi delle nostre case, se non vogliamo che i Paesi con grandi territori ci facciano pagare la materia prima come l’oro. Mi sa che dovremo aspettare l’idrogeno.
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