da Lorenzo Barracco
Per brevità non mi soffermerò sugli scritti di chi cambia le carte in tavola (meriterebbe la galera, non conosco la legge americana…). Trovo molto più curioso il processo che accompagna la mente del signor Beretta, prontissimo, oltreché a citare processi di cui non ho parlato, senza peraltro fornire date, a scovare un eventuale mio errore – la mia fonte è la Repubblica online, la sua? – adesso. Il fatto bizzarro è che il signor Beretta non ha mandato un’e-mail che correggeva le balle di Travaglio (dagli effetti della prescrizione americana in Italia all’intraducibilità di “amnistia”). Però corregge me, o meglio, un sesto del mio scritto. Mah.
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