da Alessandro Ceratti
La verità, sulla questione dell’accoglienza dei “migranti”, è semplice: abbiamo dei principi (etici) che non ci possiamo permettere. Ci piacerebbe anche essere solidali e benevolenti con il resto dell’umanità ma, siccome non siamo San Francesco, non abbiamo intenzione di spogliarci di tutto per darlo ai poveri. Il che, sia chiaro, non risolverebbe il problema dei poveri, che sono troppo numerosi per essere sollevati così dalla miseria, ma soltanto il nostro problema morale. E ora, le stesse persone che lasciamo morire a migliaia nei loro paesi di origine senza neanche inarcare il sopracciglio, quando si presentano ai nostri confini improvvisamente diventerebbero degni della massima cura, solidarietà e attenzione? Mah… Io credo che per avere la coscienza a posto, o si parte con i Comboniani o niente. Lamentarsi dell’inumanità dei leghisti è troppo facile. Loro fanno il lavoro sporco e noi ci conserviamo lindi e puri criticandoli?
Troppo facile contrapporre tutti i poveri del mondo a quelli che si presentano ai nostri confini. Molti popoli impiccano i condannati e noi non possiamo far altro che dipiacerci. Ma se impiccano uno davanti a casa nostra andiamo lì e gli togliamo il cappio. Almeno io lo farei. E lo faresti anche tu, Alessandro. (csf)
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