(Apcom) – “Mills ha agito certamente da falso testimone da un lato per consentire a Silvio Berlusconi e al gruppo Fininvest l’impunità dalle accuse o almeno il mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso il compimento delle operazioni societarie e finanziarie illecite compiute fino a quella data. Dall’altro lato ha contemporaneamente perseguito il proprio vantaggio economico”.Lo scrivono i giudici del Tribunale di Milano, decima sezione, nel motivare le ragioni della condanna decisa il 17 febbraio scorso di David Mills per corruzione in atti giudiziari in concorso con Silvio Berlusconi. La posizione del coimputato Berlusconi era stata separata nell’ottobre scorso in attesa che la Corte Costituzionale decida sulla legittimità del lodo Alfano.
Adesso manca solo il corruttore (csf)
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