da Alessandro Ceratti
Leggo sul Corriere di oggi l’intervista alla Melandri a proposito del caso Travaglio-Armeni. Secondo lei “Nell’ultima settimana mi è venuto il sospetto che forse, in Italia, abbiamo sbagliato a dar per scontato il raggiungimento della parità”. Si, forse è sbagliato pensarlo, ma che a suscitare il sospetto sia l’intervento di Travaglio è assurdo! Secondo la Melandri agli uomini saltano i nervi se incontrano una donna più brava di loro. Ma a Travaglio i nervi sono “saltati” perché secondo lui la Armeni non era brava proprio per nulla! Veramente, stiamo sbarellando! E adesso dico una cosa ferocemente maschilista: Sembra che si possa insultare le donne con apprezzamenti gravissimi, le si può accusare delle peggio cose e sopportano passivamente con pazienza tutto. Poi, se per caso le si fa notare che hanno le scarpe non intonate con la borsetta scoppiano. Quello sì che le fa veramente arrabbiare! Così è andata nel caso Travaglio. Lui ha accusato la Armeni di essere succube e complice del terribile Ferrara nei suoi linciaggi e lei non ha neppure inarcato il sopracciglio. Invece le è sembrato di ravvisare una traccia di sessismo nell’espressione “accucciare” e questo l’ha mandata in bestia.
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