da Paolo Beretta
Ieri mattina sono dovuto andare all’ASL per certe pratiche. Mentre aspettavo, mi sono trovato ad assistere ad un diverbio alquanto animato e sgradevole tra un’impiegata ed una utente, rigorosamente norditaliane, per motivi ignoti ma che, qualunque fosse, non giustificavano certamente certe parole o atteggiamenti da parte loro. Il tutto, in mezzo ad un campionario di varia umanità in attesa, tra cui spiccavano africani, indiani e mediorientali vari, tutti tranquilli, quasi intimiditi nel trovarsi in un pubblico ufficio. In quel preciso momento, mi è venuta in mente la frase di Berlusconi che “non vuole un’Italia multietnica” e quasi gli ho dato ragione. Solo che l’etnia da far sparire, in quel preciso momento, non erano quella degli extracomunitari, ma degli ìnsubri. O quantomeno i loro discendenti.
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