da Gianluca Freda
Personalmente non sopporto chi non sopporta il benaltrismo. Nella vita esistono problemi grandi e problemi piccoli, e chi perde tempo a parlare dei secondi quasi sempre perde di vista, e fa perdere di vista, i primi. Occorre stabilire delle priorità. E’ più disdicevole che un ambasciatore, su invito di un docente forzitaliota, venga in un’Università a tessere l’apologia di uno stato che viola da anni diritti umani e risoluzioni Onu, o che costui venga contestato? E’ preferibile parlare di chi tortura o di chi denuncia, sia pur poco urbanamente, i torturatori? Non mi sembra il caso, di fronte a certe situazioni, di perdersi in questioni di etichetta.
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