da Oreste Tappi, Roma
Però, Ceratti, la frase “ama il tuo prossimo”, appartiene in realtà alla Bibbia ebraica, dove ha il significato che dici tu (prossimo = il più vicino), ma secondo un’ottica nazionalistica ed etnocentrica. In particolare Levitico 19,18: “Non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso”. Invece il Vangelo (almeno Matteo 5,43-44) supera quest’ottica, esplicitamente citando e contrapponendosi al precedente biblico: “Avete udito che è stato detto: Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico. Io invece vi dico: amate i vostri nemici, ecc.”. I nemici, è vero, non sono i lontani, però a me pare che se ne possa ugualmente dedurre che il Vangelo dice di amare tutti, non solo i “prossimi”.
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