“Contrordine” di Alessandro Robecchi (da Paola Bensi)
Come tutti i padri di famiglia anch’io sono molto attento al futuro dei miei figliuoli: non è nemmeno da dubitare che voglio per loro soltanto il meglio. Dunque, ho fatto tesoro degli insegnamenti della nostra guida politica e spirituale, il cavalier Silvio Berlusconi, e mi sono attrezzato perché i miei bimbi non abbiano in futuro a soffrire di inedia e scarsa liquidità. O perché non rischino di cadere un giorno o l’altro nel baratro di povertà che si sta aprendo come una botola sotto i piedi del famoso ceto medo. Vi insegno il sistema, ma non ditelo troppo in giro, è semplice ma bisogna stare attenti. Compro la macchina nuova. Cioè, faccio comprare la mia macchina nuova a una mia holding alle Isole Vergini che la vende poi a una mia holding di Aruba, che poi la gira a me. La macchina costava diecimila euro, ma risulta che l’ho pagata ventimila: diecimila vanno a pagare la macchina, gli altri diecimila costituiscono un piccolo fondo nero all’estero con cui i miei pargoli potranno un giorno togliersi qualche sfizio. Non contento di ciò, chiedo vantaggi fiscali sull’acquisto della mia macchina, cioè sfrutto la famosa legge Tremonti. Per essere sicuro di non incorrere in sanzioni chiedo prima un parere sull’utilizzo di questa legge, e lo chiedo direttamente allo studio Tremonti che mi dice, ok, usa pure i miei sgravi fiscali. Ripeto l’operazione con la nuova cucina, tutto l’arredamento, qualche computer e le piccole spese di casa. CONTINUA…
Nessun commento.
Commenti chiusi.