Repubblica, oggi
Divertentissimo il TG1 di domenica sera, che per ammortizzare il fenomenale ceffone assestato dal Quirinale al premier deve avere mobilitato anche i cameraman in pensione, spediti nelle case da week-end di mezzo governo per raccogliere dichiarazioni. Cinque secondi a testa, giusto il tempo di “denunciare” e “ribadire” a vanvera. L’impatto lessicale era esilarante, tipo telefono senza fili, ma l’impatto figurativo era formidabile, quasi il Guttuso della Vuccirìa. Ministri, portavoce e sottosegretari in maglione domenicale, palesemente sottratti da Mimoun, per un breve attimo, alla soffrittura del brasato, affollavano lo schermo a turno, ma in un corale affresco popolare, di vigoroso cromatismo anche se forse (Schifani) con un eccesso verista nel tracciare i tratti somatici del volto.Comunque pura arte: e per una volta dobbiamo complimentarco con Mimoun, che nel passaggio dal mesto panino alla mobilitazione generale di voci e facce del potere ha sicuramente inferto un ulteriore colpo alla decenza giornalistica, ma ci ha regalato qualche minuto di autentico godimento estetico. Per il bis, che osiamo sperare imminente, ci permettiamo di suggerire il coinvolgimento di Giovanardi, dolorosamente scuso dal raduno domenicale. Forse era al mercato rionale: non lo si poteva rintracciare? Se no che servizio pubblico è?
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