“Bonsai” di Sebastiano Messina (Repubblica)
Non sono sicuro di aver capito bene, ma mi pare che la legge “ex-Cirielli”, meglio nota come “salva-Previti” non abbia più l’appoggio né di Cirielli né dello stesso Previti. Il primo non ha mai digerito il fatto che la sua proposta originaria sia stata sventrata per essere imbottita con le norme che accorciano i tempi della prescrizione, sottraendo alla galera qualche migliaio di delinquenti pur di salvare l’onorevole Previti. Il secondo adesso fa l’offeso e mostra alle telecamere lo sguardo sdegnato del galantuomo che cade dal pero e scopre all’improvviso che si è sparsa questa voce infamante: che in Parlamento i suoi amici stiano mandando in porto una legge scritta su misura per lui. Poi scrive una lettera al presidente del Senato per fare il bel gesto: rinviate la legge, riparlatene quando sarà finito il mio processo.E Pera cosa fa? Lascia cadere elegantemente l’invito e coglie l’occasione per solidarizzare pubblicamente col povero avvocato, perseguitato dai demoni del giustizialismo e messo alla gogna dalla malignità degli avversari politici. Peccato. La seconda carica dello Stato ha perso un’ottima occasione per chiudere il caso, mandando al suo vecchio amico un telegramma di due righe: “Caro Cesarone, e va bene: anche stavolta sarai accontentato”.
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