da Pier Franco Schiavone, Milano
Ceratti, scusa, o sei abile ad introdurre in alcuni tuoi post quel quid che suscita interesse oppure stavolta non hai misurato le parole. Sono un ammiratore di Eco, il suo ultimo libro (che secondo me non doveva scrivere in forma di romanzo) mi ha causato un’indicibile nostalgia, ma per quale motivo sarebbe più degno, per esempio, di Margherita Hack o del premio Nobel Dario Fo? Forse tra i nostri candidati manca qualche nome, penso, su tutti, a Tina Anselmi, ma perché sarebbero indegni? Per quanto mi riguarda, la mia scelta per l’uno non ha nulla a che vedere con l’indegnità dell’altro.
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