Se la rete serve a qualcosa e’ il momento di dimostrarlo. Non solo la rete delle reti, internet. Ma anche la rete di relazioni e rapporti tra i media, soprattutto quelli comunitari, che in situazioni di emergenza hanno gia’ dimostrato di sapersi organizzare.Per la liberazione di Giuliana, l’agenzia radio AMISnet ha lanciato una iniziativa, un appello audio che racccoglie le voci di amici giornalisti e corrispondenti arabi qui in Italia che conoscono la Sgrena e il suo lavoro di giornalista di pace. Da Nacera Benali corrispondente algerina di El Watan a Farid Adly dell’agenzia Anbamed, fino ai corrispondenti di Al Arabya, dell’agenzia siriana Sana, da Magdi Allam del Corriere della Sera fino a Talal Khrais del quotidiano libanese Assafir, un unico coro di voci che chiede – in lingua araba – la liberazione di Giuliana per il suo fondamentale lavoro di giornalista non embedded.Le parole piu’ ricorrenti nei messaggi in arabo sono « sadika » e « hurria », amica – del popolo iracheno e di quello palestinese – e liberta’.I messaggi audio sono trasmessi da ieri sul canale radio via satellite che parte dalla Giordania, Ammannet radio ( www.ammannet.net ), che tramite Nile Sat arriva anche nelle case di Bagdad. L’audio sara’ trasmesso fino alla liberazione di Giuliana. Sempre per le radio, I colleghi Palestinesi del Palestine News Network hanno aderito all’iniziativa di AMISnet distribuendo l’appello su alcune radio terrestri del West Bank tramite il loro sito www.palestinenet.org.Tutti gli interventi, singolarmente o raccolti in un unico file audio, sono ascoltabili dai siti di AMISnet ( www.amisnet.org ) e Lettera22 ( www.lettera22.it ) . Non e’ il momento di abbassare la voce, anzi se avete una radio accanto a voi alzate il volume.
info: amisnet 06/8632 8312
Nessun commento.
Commenti chiusi.