da Gianluca Freda
Dahr Jamail è un giornalista indipendente, lavora in Iraq e tiene un blog (dahrjamailiraq.com/weblog/). Scrive oggi in un’intervista sul Manifesto: “Falluja è la Dresda dei nostri giorni, ma i militari americani non vogliono testimoni […]. Personalmente mi sento più minacciato dal governo e dai militari americani. I rapimenti sono un messaggio. Non mi stupirebbe scoprire che la Cia sta dietro certi sequestri, sono molto bravi a far sembrare una cosa per l’altra – o a far sembrare che i morti civili siano vittime di criminali”. Dopo Florence Aubenas, un’altra giornalista che si occupava delle atrocità commesse a Falluja viene misteriosamente rapita. Nessuno mi convincerà mai che è solo una coincidenza.
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