da Virgilio Mancini
Claudio parla di sindrome di “benaltrismo” ed è vero che ogni tanto capita, ma secondo me non è questo il caso. Qui si parla di una decina di studenti che hanno contestato verbalmente l’ambasciatore israeliano impedendogli di parlare per 15 minuti; perché non aggiungere anche il fatto che, dopo l’accaduto, l’ambasciatore se ne sia uscito con un paio di stupidaggini? Dire ciò serve a dare un quadro generale e completo dell’episodio, non è in alcun modo un’attenuante per chi ha impedito ad una persona di esprimersi partendo, peraltro, da un presupposto idiota. Un caso di benaltrismo lampante fu, ad esempio, quando si minimizzò la “cacciata” violenta di Fassino e dei militanti Ds dal famoso corteo per la pace. Questo episodio vergognoso fu “benaltrizzato” da Piero Sansonetti ( che pure considero un grande ) in un suo articolo sull’Unità e la cosa mi irritò tantissimo. Anche perché ero presente: vidi, mi schifai, litigai.
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