da Gianluca Freda
Non c’è dubbio che Craxi, per quanto colpevole, avesse tutto il diritto di rendersi latitante per non finire in galera. Vorrei però che si riconoscessero tre cose: 1) Che è morto, appunto, da latitante, non da esiliato, come qualcuno continua a dire. 2) Che era colpevole di malversazione, non in quanto latitante, ma in quanto reo confesso: ricordate la celebre argomentazione “noi rubavamo, sì, ma lo facevano tutti”? 3) Che un tizio costretto a darsi (pur con diritto) alla latitanza e reo confesso di malversazione, non è il migliore degli statisti possibili.
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