da Silvia Palombi
Caro Arienti il disfacimento linguistico è iniziato anni fa con la melassa ipocrita che definì non vedenti i ciechi, non udenti i sordi: sminuendo la gravità della menomazione ce ne si può disinteressare senza troppi scrupoli. Più recente l’orrenda “diversamente abili” che i disabili non tollerano. Ritengo faccia tutto parte di un processo di erosione della personalità e di ablazione dei recettori del fastidio, del ridicolo e del pericolo, cominciato con l’elezione di Jerry Scotti al Parlamento. Niente contro Scotti, ma la sinistra, allora non in fase terminale, non percepì che quella era la prova del nove del signor Berlusconi Silvio, Loggia massonica P2, che da quel momento capì di disporre di armi infallibili (le sue televisioni) e che gli italiani avevano cominciato a perdere il discernimento. Abbiamo sottovalutato tutto questo e adesso ci tocca sopportarne le conseguenze. Adesso che lo abbiamo capito lui compra le radio.
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