da Gianluca Freda
Gli ideali del ’68, che fossero “fumosi”, come dice Buonaiuto, oppure no, hanno rivoltato il mondo come un calzino, modificandolo in meglio. Gli italiani che “non volevano rischiare il proprio benessere”, il maggior benessere nato da quell’epoca lo hanno passivamente incamerato, così come oggi stanno passivamente, subendo il suo smantellamento. Non ho molta ammirazione per i clandestini della storia, cioè per chi la subisce anziché parteciparvi, ed è uno dei motivi per cui non amo granché questo paese. Quanto a Fini, il suo articolo descrive una realtà parziale. Ricordo i miei amici rivoluzionari del liceo negli anni settanta, si può dirne molto bene o molto male, ma “borghesi” non erano di certo.
Nessun commento.
Commenti chiusi.