da Vittorio Grondona
(…) Evidentemente non riesco a spiegarmi bene. Ci riprovo, comunque. Se un domani Giovanni Masotti fosse censurato e allontanato forzatamente dalla TV per le sue idee, mi batterei per lui come cerco di fare ora per Santoro, Biagi, Luttazzi, Guzzanti, Rossi, Hendel e per tutti gli altri che stanno subendo l’ignobile bavaglio applicato loro senza ritegno alcuno per esplicito volere del sorridente cavaliere (minuscolo questa volta) o per iniziativa di alcuni mielosi suoi cortigiani avidi per interesse del suo compiacimento. Accettare le censure per questioni di parte è ancora peggio e pericoloso delle censure stesse. Proprio non riesco a comprendere come mai l’invito ad usare il proprio cervello invece di quello degli altri nel giudicare le cose sia così osteggiato da ambo le parti politiche. Io, per esempio, per farmi un’idea personale del vivere quotidiano ho bisogno di conoscere soprattutto il parere di chi non la pensa come me.
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