da SIlvia Palombi
Giuro che non volevo replicare e prometto che non lo faccio piu’: Signor Barracco ho mai detto che un bel gesto e’ obbligatorio? Sul treno ho incontrato semplicemente dei gran maleducati egoisti menefreghisti, non li disprezzo, constato. Ciascuno e’ libero di comportarsi come crede; un mio nipote un po’ grezzo tanti anni fa, a una zia che gli chiedeva che buona azione avesse compiuto quel giorno, rispose “non ho dato il calcio a nonna”. Ritengo che acconsentire a scambiarsi di posto con una che ha un piede rotto e cammina con le stampelle e’ un bel gesto di ben piccole dimensioni. Dica la verita’ che lei e il signor Guiotto avete una gran voglia di dirmi “perche’ non sei rimasta a casa invece di rompere le scatole a tutto il treno se stavi male?”. Ma passiamo oltre: quella mattina si sarebbe trattato di semplice gentilezza e, parola grossa, solidarieta’ che personalmente considero doveri. Quanto ai motivi sconosciuti del rifiuto me ne trovi uno accettabile. se mi convince ammettero’. Ma mi deve convincere… La informo che non avevano neanche un cerottino sulla fronte… E infine sia generoso, mi aiuti a capire dove ha percepito la satira di ottimo gusto.
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