da Germano Paciocco
Onore al merito di chi sceglie di non spostare la produzione in Cina. Ricordi, caro Riccio, che questo non vuol dire che le è permesso di parassitare nel sottobosco della semi-illegalità. Le regole del gioco esistono anche per voi, non crede? Oppure ritiene che si possono spostare i limiti più in là ogni volta che fa comodo a voi e solo a voi? Probabilmente noi non ce ne ricorderemo, ma prima o poi, a costo di grandi sconquassi, la Cina diventerà molto più simile alla nostra società: e a quel punto? Credo che sia a questo tipo di problemi che dobbiamo guardare, pianificare il futuro, non continuare a coltivare egoisticamente il proprio orticello fidandosi ciecamente di un mercato che sta mostrando sempre di più la corda.
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