da Gianluca Freda
Caro Riccio, la vedo un pò sul chi vive. La prego, si rilassi e metta giù il fucile. Non vogliamo né distruggerla né ridurla sul lastrico. Anzi, vorremmo strapparla all’isolamento rabbioso e paranoico che traspare da ogni riga che scrive. Alla base, immagino ci sia il senso di colpa di chi sente di aver sfruttato il lavoro altrui e la società in cui vive avendo dato in cambio ben poco, e ora si sente assediato da nemici. Non siamo suoi nemici. Le daremo la possibilità di pagare qualche soldo di tasse in più, per rifarsi. Vivrà comunque bene, e si sentirà membro di una collettività anzichè Davy Crockett a Fort Alamo. Non abbia paura. La lotta all’emarginazione sarà tra i primi punti del nostro programma.
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