da Alessandro Ceratti
Ieri sera ho letto qualcosa che fa al caso nostro, signor Riccio. Dal libro di Tiziano Terzani “In Asia” (p. 67). Dopo aver parlato della dittatura di Marcos nelle Filippine e aver descritto gli scontri armati (anche con cannoni) tra i vari “signori della guerra” e gli assassinii quotidiani nel paese, queste sono le parole di un fazendero attorniato da 200 guardie del corpo: “La colpa di tutto questo non è solo di Marcos, è anche nostra, che per anni abbiamo accettato privilegi e siamo stati zitti quando la corruzione e la violenza ci crescevano intorno. Marcos ci aiutava a far soldi, e noi ne abbiamo approfittato”. Adesso ha capito che cosa intendo?
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