di Gianni Guasto
Caro signor Moggia, i “sono stato frainteso!” cui Berlusconi ci ha abitutato, a scapito della fama di “Grande Comunicatore”, non sono soltanto gaffes, ma rispondono ad un disegno comunicativo preciso: quello che risponde alla semplice regola che vuole che una notizia smentita sia data due volte. Se Berlusconi dice ad esempio che l’omicidio D’Antona è un regolamento di conti nella sinistra gioca su un’ambiguità storica e linguistca, che può lasciare qualche traccia in una percentuale non trascurabile di elettorato. Se poi il giorno dopo dice di non averlo detto, fa in modo che lo stesso messaggio continui a moltiplicarsi sui giornali. Berlusconi conta sull’impreparazione di molti elettori e sulla vulnerabilità alle notizie superficiali dei lettori distratti. Finchè dura il suo gioco. Ma quanto può durare?
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