da Alessandro Ceratti
Il signor Riccio ci dice di essere un elettore non pentito di Berlusconi perché il suddetto difende bene i suoi interessi. In primo luogo ho un moto di sollievo nel constatare che B. ha prodotto qualcosa di buono per almeno un cittadino italiano (che non sia lui stesso o Previti). Apprezzo anche la logica stringente con cui afferma che la democrazia in questo consiste: nel votare chi difende meglio i propri interessi, lui per B., i deboli per qualcun altro. Gli faccio solo notare che la volta che lui dovesse perdere le elezioni, con questo criterio, finirebbe in galera per frode fiscale, espropriato di tutti i suoi beni (compreso quelli provenienti dalla Svizzera) e non avrebbe più nulla da cedere ai suoi figli. E questo non sarebbe il Comunismo, ma la Democrazia, almeno: quella che ha in mente lui.E allora, per difendere davvero bene i suoi interessi, non varrebbe la pena che votasse in modo da mettersi al riparo da simili eventualità?
Nessun commento.
Commenti chiusi.