da Claudio Urbani
Chi è accusato ha il diritto di mentire per non aggravare la propria posizione. Ha il diritto di non provare la sua innocenza, perché è l’accusa che deve provare la sua colpevolezza. Ha il diritto alla latitanza. Ha il diritto di essere prosciolto se la sua colpevolezza non viene provata aldilà di ogni ragioneve dubbio….ma tutto questo non significa che poi sia innocente. Nel caso di Craxi, credo, che si cada in un grosso equivoco, cioé nei casi in cui chi commette degli atti è convinto che siano assolutamente leciti – tipo lo fanno tutti o che male c’è?- e ci si sente innocenti. Nelle prigioni, dove tutti si dichiarano innocenti, non lo sono per non aver commesso il fatto, ma perché ciò che hanno fatto non la considerano una colpa.
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